Lightouse Sea Hotel

“... A viaggio finito, mi accorgo che in questi giorni ho aderito al presente in modo totale, forse come mai in vita mia. Per tre settimane non ho avuto né radio, né tv, né internet, né telefono... Sull’isola sono davanti a quella cosa che fanno di tutto per nasconderci e ci salverebbe dal naufragio: il senso del limite. Quanto ci farebbe bene un pò di sano, superstizioso timore dell’ ira di Dio - o degli Dei - per guarire da questa oscena sicumera che nasce dal sentirci garantiti e sazi in un mondo pieno di strepito e demenza...sì ho fatto bene a venire qui da solo per il primo viaggio immobile della mia vita.” (Paolo Rumiz - Il guardiano del faro).

Il brano tratto dal romanzo di PaoloRumiz è solo un breve estratto di una più vasta letteratura incentrata sul tema del faro e ciò in virtù della sua forte connotazione simbolica: punto di riferimento che orienta la navigazione notturna ma anche luogo di un viaggio interiore, fatto di silenzi, osservazioni, memorie e relazioni mentali. Un viaggio, una storia da raccontare. Il progetto nasce e si sviluppa proprio intorno alla idea di costruire una racconto accattivante. L’immaginazione si è spinta sino ai miti classici, ipotizzando che Poseidone, infastidito dalla luce del faro che ne impediva il sonno, provocò un tremendo maremoto che frastagliò il terreno, abbatté gli alberi e distrusse la lanterna ma che non riuscì a demolire il faro.

I frammenti della lanterna a contatto con la terra si trasformarono in piccole schegge luminose, che coraggiosamente ed ostinatamente continuarono a svolgere il ruolo di punti di riferimento per i naviganti, trasformandosi in una sorta di faro diffuso. In termini architettonici esse si traducono in residenze ricettive e per artisti, dalle superfici sfaccettate, ordinate secondo un rapporto di opacità, riflettenza e trasparenza. Durante le ore diurne, il comportamento luminoso è assicurato dalle superfici riflettenti che, oltre a contribuire all’allontanamento della onda termica, conferiscono un aspetto cangiante alle residenze in rapporto all’orientamento del sole. Di notte il funzionamento si inverte divenendo esse stesse elementi luminosi. Moduli ricettivi dalla forte caratterizzazionearchitettonica,destinati ad una utenza amante della natura e dell’arte alla ricerca di un luogo intimistico e silenzioso ma non isolato dove si possano intessere nuovi rapporti sociali, beneficiando al contempo della propria privacy.

"Il tema fondante del progetto è quello di dare forma ad un luogo in cui l’esigenza di relax si coniughi con quella della produzione e fruizione di forme di espressione artistica e di scoperta e conoscenza del territorio. Intorno al faro si sviluppano, pertanto, tre zone funzionali: le residenze turistiche, le residenze per artisti e gli spazi collettivi, organizzati e connessi da complessa maglia geometrica, generata dalla interazione di tre sistemi di assi ordinatori. Il primo, incentrato sul faro, ha un andamento di tipo radiale, il secondo, di tipo ortogonale, si basa sulla giacitura del volume del rudere affiancato al faro ed, il terzo,infine, è composto da una serie di assi paralleli. Intorno a questa tessitura si snoda, infine il percorso verde di tipo didattico caratterizzato dalle essenze della macchia mediterranea. Le connessioni sono costituite da passerelle in legno appoggiate al suolo che in alcuni punti si innalzano a formare delle sedute, si allargano in prossimità delle residenze turistiche generando piccole piazze e spazi di esposizione all’aperto tra le residenze degli artisti. Il rudere vicino al faro è stato riqualificato come biglietteria ed info point e rappresenta il punto focale da cui di dipana il percorso verso gli spazi collettivi, composti dal teatro all’aperto, dalla piscina, dal ristorante e dal bar/caffetteria. Questi spazi possono essere fruiti anche da una utenza esterna a quella strettamente turistica, ragion per cui si è pensato alla localizzazione di un ampio parcheggio in prossimità della zona di accesso, opportunamente schermato da un tappeto verde inclinato."

Altre informazioni:

CREDITS

Capogruppo

Alfonso Buongiorno

Progettisti

Alfonso Buongiorno, Ilaria Tavano, Alessandro Occhiuzzi, Massimo Augusto Pellegrino, Francesco Del Vecchio


Copyright - Buongiorno + Tavano. All rights reserved. Designed by morphing.